FERROVIA ROMA - PESCARA

La ferrovia Roma - Pescara è una linea ferroviaria transappenninica che collega la Capitale con l’entroterra e la costa abruzzese.

STORIA

L’attuale linea può essere suddivisa in 2 tratte, cronologicamente distanti tra loro e pensate per servire itinerari differenti: Pescara - Sulmona e Roma Sulmona. La prima venne infatti costruita come parte della linea Pescara - Sulmona - Terni, dorsale pensata per collegare la zona umbro/toscana con Napoli, senza passare per lo Stato Pontificio. A causa della tortuosità del tracciato e della scarsa importanza dei centri attraversati, la linea si affermò come infrastruttura locale. La seconda tratta fu invece pensata per dare un collegamento diretto tra Abruzzo e Roma, ricalcando il tracciato della Via Tiburtina Valeria. I primi progetti riguardavano un collegamento tra Tirreno ed Adriatico nel centro della Penisola, e varie furono le ipotesi formulate: Castellammare Adriatico (l’odierna Pescara) - Sulmona - Avezzano - Ceprano - Napoli, Castellammare Adriatico - Sulmona - Isernia - Napoli, Terni - Sulmona - Pescara. Si trattava comunque di progetti molto difficili da realizzare, per via dell’orografia montuosa del territorio, la quale avrebbe richiesto la costruzione di numerose opere d’arte. Passarono quindi diversi anni senza concretizzare alcun progetto, fino ad arrivare al 1870 quando si autorizzò la costruzione della ferrovia Terni - Sulmona - Pescara; i lavori iniziarono nel versante abruzzese  e già tre anni dopo venne inaugurato il tratto Pescara - Popoli - Sulmona (all’epoca si chiamava Solmona). La linea venne poi completata fino a Terni nel 1883. Tuttavia a seguito della Presa di Roma, la necessità di aggirare lo Stato Pontificio per collegare il Nord ed il Sud cessò definitivamente. Si pensò quindi ad un collegamento Roma - Castellammare Adriatico, senza compiere il lungo giro per Terni, che aveva tempi di percorrenza elevatissimi (da Castellammare a Terni occorrevano dalle 8 alle 12 ore). Venne quindi redatto un progetto per la ferrovia Roma - Tivoli - Avezzano - Sulmona ad opera dell’Ingegner Coriolano Monti (che morirà nel 1880 senza vederne l’attuazione). La linea avrebbe dovuto risalire la Valle dell’Aniene  e da qui proseguire verso i Campi Palentini e la Piana del Fucino, per poi discendere verso la nuova stazione di Sulmona. I lavori partirono negli anni '80 del XVIII secolo e nel 1887 venne inaugurato il tratto laziale tra Tivoli e Roma. Mancava da completare il lungo tratto da Tivoli a Sulmona, con un tracciato abbastanza impegnativo, comprendente numerose opere d’arte. Finalmente la linea venne completata nel luglio dell’anno successivo, permettendo all’Abruzzo di giovare di un collegamento diretto con Roma e la costa tirrenica. La stazione di Sulmona venne ricostruita dove si trova oggi, in posizione più vicina al centro cittadino, ed il tratto Sulmona Pescara venne scisso dalla linea di Terni ed unificato a quella da Roma; della gestione si occupò la Rete Adriatica. La linea venne interessata ovviamente da un intenso traffico merci e passeggeri, nonostante i tempi di percorrenza fossero proibitivi se paragonati a quelli di oggi (ma all’epoca erano ovviamente migliori di quelli della diligenza o del mulo). Le stazioni più importanti, a parte Pescara e Roma, erano (e sono a tutt'oggi): Tivoli, Tagliacozzo, Avezzano, Sulmona e Chieti. Nel 1902 la stazione di Avezzano divenne nodo ferroviario con l’apertura della linea per Roccasecca, accrescendo l’importanza del capoluogo marsicano. La ferrovia prosegue la sua tranquilla vita a servizio delle popolazioni locali fino al mattino del 13 gennaio 1915, quando Avezzano e la Marsica vennero sconvolti dal catastrofico Terremoto di Avezzano, che rase al suolo la cittadina e numerosi paesi limitrofi. La stazione di Avezzano venne distrutta dalla furia del sisma e sopravvisse solo la facciata anteriore. La ferrovia divenne di fatto impercorribile a causa dei crolli dei vari edifici  e delle frane, rendendo l’arrivo dei soccorsi ancora più difficoltoso. La ricostruzione fu immediata, nonostante lo scoppio della prima guerra mondiale. Negli anni 20 la ferrovia venne elettrificata con bifilare, a trazione trifase a 10 mila Volt. La seconda guerra mondiale colpì gravemente le zone attraversate dalla ferrovia, in particolare la zona di Sulmona, che si venne a trovare lungo la linea Gustav. Gli impianti ferroviari vennero completamente distrutti dalle truppe tedesche in ritirata e dai bombardamenti degli alleati (che colpirono soprattutto la conca di Sulmona). Subito dopo la fine del conflitto si iniziarono i lavori per la ricostruzione della linea e nel 1948 venne inaugurata la nuova stazione di Sulmona (mentre nel 1950 ritornò l’elettrificazione della linea, questa volta in corrente continua). L’avvento della motorizzazione poco influì sul traffico passeggeri della linea, a causa di una rete stradale totalmente inadeguata, che diventava quasi del tutto impraticabile nei mesi invernali a seguito delle abbondanti nevicate. Negli anni 70 venne inaugurata la nuova autostrada Roma - L’Aquila con diramazione per Pescara, che ridusse drasticamente i tempi di percorrenza tra Roma e l’Abruzzo, sottraendo parte dell’utenza alla ferrovia, che si trovava ora in competizione con numerose autolinee. Tuttavia la crescente urbanizzazione dell’agro romano portò ben presto al congestionamento dell’autostrada nei pressi della Capitale, permettendo di rivalutare il trasporto ferroviario come una valida alternativa. Nel 1994 venne istituita la FM2 (poi denominata FR2), ovvero il cadenzamento orario dei servizi ferroviari tra Roma e Tivoli, che fecero aumentare notevolmente l’utenza della linea. Negli anni 2000, con l’avvio dei lavori di penetrazione urbana della TAV, venne raddoppiato il tratto Roma - Lunghezza, e furono ricostruite tutte le stazioni presenti e vennero aggiunte di nuove. Dal 2001 al 2007 tutti i treni della linea vennero attestati alla stazione di Roma Tiburtina, per via dei lavori che impedivano di utilizzare il tratto Roma Termini - Roma Prenestina. E’ in progetto il raddoppio fino a Guidonia, con la ricostruzione dell’omonima stazione e di quella di Bagni di Tivoli in posizioni più ottimali per creare nodi di scambio con le autolinee. È in progetto anche il raddoppio da Pescara Porta Nuova a Chieti e l’istituzione di un servizio suburbano tra Pescara e Scafa.

TRACCIATO

Partendo dalla stazione di Roma Tiburtina (i treni che servono la linea sono attestati sempre agli ultimi binari) la linea costeggia quella per Firenze dalla quale si distacca portandosi verso est con una curva abbastanza stretta. Si affianca poi alla linea Alta Velocità Napoli Roma, raggiungendo la stazione di Roma Prenestina; dopo quest’ultima stazione iniziano una serie di gallerie artificiali, costruite per evitare fenomeni di inquinamento acustico ai palazzi prospicienti la ferrovia. Seguono le rinnovate stazioni urbane e la linea esce dal Grande Raccordo Anulare poco dopo la stazione di La Rustica UIR. La linea continua sempre in piano servendo Lunghezza ed i nuovi complessi residenziali e commerciali di Ponte di Nona; oltre la stazione di Lunghezza, la ferrovia valica il fiume Aniene su di un nuovo ponte in cemento ( a sostituzione dell’antico ponte a travata metallica), passando per il PM Lunghezza, utilizzato per l’inversione di marcia dei treni che terminano a Lunghezza. La ferrovia prosegue poi a binario singolo, attraversando la campagna romana prima di entrare nell’abitato di Bagni di Tivoli, con le rinomate terme. La linea descrive una curva a 90 gradi e supera la via Tiburtina tramite un ponte, per riprendere poi un lungo rettilineo che seguirà fino alla successiva stazione di Guidonia Montecelio Sant'Angelo. La stazione di Guidonia è tra le più frequentate della linea, ed è proprio grazie ad essa che oggi esiste l’abitato di Guidonia (all’apertura della linea la stazione si chiamava semplicemente Montecelio, e serviva solo l’omonimo centro). Superata Guidonia, inizia una lunga salita, e la ferrovia assume tutte le caratteristiche di linea di montagna. Il binario comincia a salire ripidamente, per portarsi fino a Tivoli, dando al viaggiatore una spettacolare veduta della pianura sottostante. Dopo una serie di curve si giunge nella stazione di Marcellina - Palombara (la denominazione della stazione prima del 2006 era Palombara - Marcellina). La salita si fa più acclive e le curve più strette; il treno passa in una serie di gallerie prima di entrare nella grande stazione di Tivoli, posta sulla riva opposta del fiume Aniene rispetto all’abitato; ci troviamo a 40 km da Roma Tiburtina. Dopo la stazione di Tivoli la ferrovia entra nella verdeggiante valle dell’Aniene, attraversando un territorio poco popolato e con stazioni spesso abbastanza distanti dai paesi. La linea passa per la frazione Bivio San Polo, dove un tempo sorgeva la stazione di San Polo dei Cavalieri, per proseguire con andamento serpentino fino alla stazione di Castel Madama, dove si trova una delle sottostazioni elettriche. La stazione sorge a qualche km di distanza dal paese, servito anche dall’autostrada. Sempre seguendo il corso del Fiume Aniene, si tocca poi Vicovaro, Mandela per poi salire con pendenza molto più accentuata fino a Cineto Romano (fermata soppressa da decenni) e Roviano. Dopo la successiva fermata di Arsoli, la linea abbandona la Valle dell’Aniene e dopo la ormai soppressa fermata di Riofreddo, il binario entra in Abruzzo. In questo punto la ferrovia ha un andamento pianeggiante, lungo la piana del Cavaliere (con le stazioni di Oricola Pereto e Carsoli). Lo scalo di Carsoli è di modeste dimensioni ed in passato movimentava grandi quantità di merci. Dopo la stazione, la ferrovia riprende una ripida salita lungo l’alta valle del fiume Turano, portandosi sotto il massiccio del Monte Bove. Subito dopo la stazione di Colli di Montebove, la linea entra nella lunga galleria “di Monte Bove” all’uscita della quale si giunge a Sante Marie. La fermata ferroviaria di Sante Marie sorge ai piedi del paese, nella vallata del fiume Imele.  Dopo una breve galleria, la linea entra nell’abitato di Tagliacozzo, uno dei centri più importanti e noti della Marsica. Affiancando la statale Tiburtina, la ferrovia continua in piano toccando Villa San Sebastiano, Scurcola Marsicana e Cappelle dei Marsi, fino ad arrivare ad Avezzano. Qui il binario da Roma si riunisce con quello da Roccasecca. L’impianto di Avezzano presenta notevoli dimensioni, e muove un elevato traffico merci e passeggeri. Lasciata la stazione del capoluogo marsicano, il binario corre lungo un rettilineo, passando dentro le frazioni di San Pelino e Paterno (dove sorge una fermata soppressa da anni), prima di salire verso Celano. Dalla stazione di Celano Ovindoli il tracciato si fa di nuovo tortuoso, costeggiando da nord la conca del Fucino. Passando per le stazioni di Aielli, Cerchio, Collarmele e Pescina, la ferrovia entra nella valle del fiume Giovenco, iniziando la sua discesa verso Sulmona, subito dopo la stazione di Carrito - Ortona dei Marsi. Il treno imbocca la galleria di Carrito, la più lunga della linea, per sbucare sotto il paese di Cocullo, per poi tornare nel buio della galleria Pietrafitta. La linea in questo punto discende gradualmente seguendo il fianco del monte Prezza, passando per le stazioni di Goriano Sicoli, Prezza ed Anversa degli Abruzzi - Villalago - Scanno, raggiungendo la Conca di Sulmona.  Segue un breve rettilineo con la fermata di Bugnara (recentemente declassata) e la galleria “Bocca di Roma”, per poi affiancare la linea da Castel di Sangro. Si entra nella stazione di Sulmona, il nodo ferroviario più importante dell’Abruzzo interno. Poco prima della stazione sorge il Deposito Locomotive, che ricovera il materiale utilizzato (Aln 668 e Minuetto TD) per le linee Roma - Pescara, Sulmona - Carpinone e Sulmona - Terni. Subito dopo Sulmona, la linea corre per un breve tratto affiancata dal binario per Terni,dal quale si separa nel punto in cui sorgeva l’antica stazione sulmonese. Segue la stazione di Pratola Peligna  e poi quelle ormai abbandonate di Roccacasale e Corfinio. Dopo pochi km la linea esce dalla provincia dell’Aquila per entrare in quella di Pescara, con la stazione di Popoli - Vittorito. Da questo punto, la ferrovia segue il corso del fiume Pescara, passando per Bussi, Tocco, Torre dei Passeri, Piano d’Orta e Scafa. Da questo punto il paesaggio si fa più collinare e la linea fiancheggia i diversi nuclei industriali presenti nella Valle del Pescara. Seguono le stazioni di Alanno, Manoppello e Casalincontrada (chiusa da molti anni), prima di arrivare nella stazione di Chieti. Da qui in poi la linea entra in una zona fortemente urbanizzata, passando per la vecchia (e ormai chiusa) stazione di San Giovanni Teatino, passando vicino all’ingresso dell’Aeroporto di Pescara. Superata la circonvallazione di Pescara, la linea descrive due ampie curve e passa per la nuova fermata di Pescara San Marco, prima di unirsi con la ferrovia Adriatica.  A breve si entra nella stazione di Pescara Porta Nuova, oggetto di radicali lavori di ristrutturazione, e dopo il ponte sul fiume Pescara, si entra nella stazione di Pescara Centrale, a 240 km da Roma.

SERVIZI

Sulla linea transitano solamente treni regionali; le due coppie di Intercity (Amiternus e Gianicolo), sono state soppresse nel 2002 e sostituite da una coppia di regionali con la stessa traccia oraria. Attualmente il traffico passeggeri può essere suddiviso in tre tratte: Roma - Avezzano (la più affollata e trafficata), Avezzano - Sulmona e Sulmona - Pescara. Le composizioni dei treni variano a seconda del momento della giornata, anche se nella tratta prossima alla Capitale c’è molta omogeneità nel materiale impiegato. I treni regionali Roma - Lunghezza/Tivoli/Avezzano ha in composizione loco (E464)+ 6 carrozze piano ribassato. Circolano ancora i complessi di Ale 801/940, che svolgono alcuni servizi per Lunghezza e Avezzano, anche se il loro impiego sulla linea si è drasticamente ridotto ormai da qualche anno (fino al 2001 raggiungevano perfino Sulmona). I regionali Roma Pescara sono espletati da diversi materiali e composizioni: loco (di solito E656)+ 6 carrozze MD (fino a poco tempo fa le carrozze erano 5), Minuetto TE, Aln 668 oppure Ale 582. I servizi locali tra Avezzano e Sulmona vengono di solito svolti da una doppia di Aln668 di Sulmona, stesso materiale impiegato per effettuare alcune relazioni Sulmona - Pescara - Teramo. Tra Sulmona e Pescara, oltre alle già citate Aln 668, circolano soprattutto Ale 582 e qualche Minuetto TD. Da Sulmona hanno origine alcuni convogli diretti a Teramo, e fino a qualche anno fa esisteva anche una coppia di treni Ancona - Sulmona. Sono scomparsi del tutto anche i servizi diretti tra Pescara e Napoli (autosostituiti tra Pescara e Sulmona), insieme alle relazioni dirette per L’Aquila e Terni. Il traffico passeggeri è abbastanza buono, critico addirittura tra Roma e Tivoli; spesso i treni sono soggetti a forti ritardi, causati da guasti al materiale rotabile o da condizioni climatiche avverse. Alcune stazioni vedono un servizio ridotto al minimo, per via della distanza dai paesi o per la scarsa popolosità della zona. Il servizio merci oggi sopravvive tra la Capitale ed Avezzano e tra Sulmona e Pescara; in particolare nei pressi di Cappelle dei Marsi è in costruzione l’interporto della Marsica, dove le varie merci saranno trasferite dai Tir ai treni; tale operazione comporterà la chiusura dello Scalo merci di Avezzano e la soppressione del lungo raccordo per la zona industriale.

CARATTERISTICHE TECNICHE

La linea è a doppio binario tra Roma e Lunghezza, a binario singolo da Lunghezza a Pescara Porta Nuova, ed a doppio binario nel rimanente tratto fino a Pescara Centrale. Le stazioni in cui è possibile effettuare incroci sono: Bagni di Tivoli, Guidonia - Montecelio - Sant'Angelo, Marcellina - Palombara, Tivoli, Castel Madama, Mandela - Sambuci, Roviano, Oricola - Pereto, Carsoli, Colli di Montebove, Tagliacozzo, Scurcola Marsicana, Avezzano, Celano - Ovindoli, Cerchio, Collarmele, Pescina, Cocullo, Goriano Sicoli, Prezza, Anversa - Villalago - Scanno, Sulmona, Pratola Peligna, Popoli - Vittorito, Bussi, Torre dei Passeri, Scafa -San Valentino - Caramanico, Alanno, Manoppello e Chieti. La linea è lunga 240 Km, elettrificata a 3000 volt corrente continua. L’andamento della linea è pianeggiante tra Roma e Guidonia, per poi proseguire su una rampa in salita accentuata fino a Tivoli, da dove si risale la valle dell’Aniene. Le pendenze e le rampe sono molto accentuate nelle tratte Carsoli - Sante Marie e Celano - Bugnara. Da Sulmona a Pescara segue la valle del fiume Pescara, con un tracciato a tratti tortuoso.

 FUTURO

Sebbene attualmente l’unica opera in cantiere sia l’interporto della Marsica, per la linea esistono diversi progetti di raddoppio. Il più importante ed urgente riguarda il tratto Lunghezza - Guidonia, che serve una popolazione di quasi 50 mila persone. Le due stazioni di Bagni di Tivoli e Guidonia Montecelio, oggi sono del tutto inadatte per un servizio di tipo suburbano e presentano numerose barriere architettoniche. I progetti di raddoppio, già elaborati da Italferr, prevedono la dismissione delle attuali stazioni e la loro ricostruzione in punti più strategici; Bagni di Tivoli verrà costruita in corrispondenza della via Tiburtina (creando un nodo di scambio con le autolinee), mentre Guidonia sarà arretrata all’altezza del quartiere residenziale di Colle Fiorito. Nel versante abruzzese è in progetto il raddoppio del tratto Pescara - Chieti con l’aggiunta di alcune stazioni, per favorire gli spostamenti nell’hinterland pescarese. Non esistono al momento progetti di raddoppio totale della linea: l’andamento del territorio e la scarsa domanda in alcune fasce della giornata non giustificherebbero le enormi spese per un eventuale raddoppio tra Guidonia e Chieti.

DATI TECNICI

APERTURA 28 luglio 1888
STATO ATTUALE In uso
GESTORE Ferrovie dello Stato
LUNGHEZZA 240 chilometri
BINARI Doppio tra Roma Tiburtina e Lunghezza
Doppio tra Pescara Porta Nuova e Pescara Centrale
Singolo tra Lunghezza e Pescara Porta Nuova
SCARTAMENTO 1435 millimetri
NUMERO STAZIONI E FERMATE 61 in uso
TRAZIONE Elettrica
INTERSCAMBIO A Roma Tiburtina per Firenze Santa Maria Novella
A Roma Tiburtina per Ancona
A Roma Tiburtina per Fiumicino Aeroporto
Ad Avezzano per Roccasecca
A Sulmona per Carpinone
A Sulmona per Terni
A Pescara Porta Nuova per Bari
A Pescara Centrale per Ancona
SERVIZIO MERCI Effettuato tra Roma ed Avezzano e tra Pescara e Sulmona

 

STAZIONI E FERMATE

ROMA TERMINI
ROMA TIBURTINA
ROMA PRENESTINA
SERENISSIMA
PALMIRO TOGLIATTI
LA RUSTICA CITTÀ
LA RUSTICA UIR
SALONE
LUNGHEZZA
BAGNI DI TIVOLI
GUIDONIA MONTECELIO - SANT'ANGELO
MARCELLINA PALOMBARA
TIVOLI
SAN POLO DEI CAVALIERI
CASTEL MADAMA
VICOVARO
MANDELA - SAMBUCI
CINETO ROMANO
ROVIANO
ARSOLI
RIOFREDDO
ORICOLA - PERETO
CARSOLI
COLLI DI MONTEBOVE
SANTE MARIE
TAGLIACOZZO
VILLA SAN SEBASTIANO
SCURCOLA MARSICANA
CAPPELLE - MAGLIANO
AVEZZANO
PATERNO - SAN PELINO
CELANO - OVINDOLI
AIELLI
CERCHIO
COLLARMELE
PESCINA
CARRITO - ORTONA
COCULLO
GORIANO SICOLI
PREZZA
ANVERSA - VILLALAGO - SCANNO
BUGNARA
SULMONA
PRATOLA PELIGNA
ROCCACASALE
CORFINIO
POPOLI - VITTORITO
BUSSI SUL TIRINO
TOCCO - CASTIGLIONE
TORRE DE PASSERI
PIANO D'ORTA - BOLOGNANO
SCAFA - SAN VALENTINO - CARAMANICO
ALANNO
ROSCIANO
MANOPELLO
CASALINCONTRADA
CHIETI
PESCARA SAN MARCO
PESCARA PORTA NUOVA
PESCARA CENTRALE

 

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